RAGAZZE PARTIGIANE

La Resistenza delle donne - Reading drammatizzato

Ciascuna di loro intuì il pericolo e ciascuna si mosse” (M. A. Saba)

 

Nelle situazioni di emergenza le « piccole virtù » delle donne (Natalia Ginzburg, 1970) diventano grandi virtù, e la visione della Resistenza che ci presenta o ci presentava sino a pochi anni fa la storiografia era una visione non meno stereotipata di quella medievale: i partigiani maschi armati di sten e le brigate combattenti come una volta cavalieri e crociati, e le donne ad aspettare dentro i castelli o nelle case esposte a bombardamenti tremendi. Ma almeno per quanto riguarda la Resistenza così non fu, e le donne fecero la loro resistenza politica, civile, quotidiana, femminile.

 

Un reading “di genere”: non si tratta di fare un’altra storia, ma di guardare agli eventi con un’ottica femminile.

 

L’8 settembre, e i giorni successivi, scattò nelle ragazze, nelle donne, la pietà, l’abitudine all’aiuto, alla cura, all’assistenza dei deboli. Esse fecero perciò il loro ingresso nella storia. Erano nate, forse senza volerlo, le partigiane, donne di qualunque età che per qualunque ragione si sono schierate attivamente dalla parte della Resistenza.

 

Ragazze partigiane è uno spettacolo per parlare (e ascoltare) di quel coraggio quotidiano che la storia così poco racconta.