LA VERA FIABA DI NATALE

La gioia del Natale comincia quando un bambino rimane incantato ad ammirare le luci intermittenti dell’albero. Il fascino di questa festa pare contagiare gente di ogni razza e religione. Per tutta la vita si ricorda come se fosse ieri il misterioso rumore di passi nella stanza accanto la notte della Vigilia, il batticuore all’apertura dei pacchetti la mattina tanto attesa, il ritornello di un canto natalizio, i profumi dalla cucina, le candele... e all’improvviso si è di nuovo bambini.

Lo spirito del Natale è universale. Chiunque lo porta con sé, anche in paesi lontanissimi dal proprio, chi come segno di fede, chi per nostalgia di casa o della propria infanzia.

Perché per fare Natale può bastare molto poco, ma, per favore, non toglieteci la fiaba...

LA STORIA

Siamo a pochi giorni dal Natale. Franz bofonchia una serie di lamentele che hanno per oggetto la festa imminente.

Da un lato l’osserva Lela, stralunata e improbabile fatina del Natale, che gli chiede il perché di tanta scontentezza. Il bambino si confida: è la fretta il suo problema. A Natale tutti corrono. Ma dov’è finita la festa raccontata dai nonni, dove c’era tempo di leggere una fiaba ai bambini?

 

La fata è qui per esaudire il suo desiderio e racconta la storia di un Natale di quando anche lei era bambina.

Ma Franz si lamenta ancora. E il finale spettacolare? La magia propria di ogni fiaba che si rispetti? Ecco qui la vera fiaba di Natale: essersi presi un po’ di tempo per ricordare insieme, tra canti tradizionali e moderni, il vero spirito del Natale: la condivisione.

Cosa possono fare Franz e i bambini del pubblico per ricambiare?
Accettare l’invito di Lela a prendere una delle pergamene che ha portato, tornare a casa e raccontare a loro volta...